martedì 23 novembre 2010

Vodafone, addio al flat per l'Internet mobile

L'annuncio del Ceo Europe Michel Combes: "Le telecom devono far fronte al rischio congestione reti". Anche France Telecom adotterà la stessa strategia Vodafone è pronta a dare l’addio definitivo alle tariffe flat per l’Internet mobile. Lo ha annunciato Michel Combes, chief executive officer di Vodafone Europe, in occasione della conferenza DigiWorld Summit di Idate: l’operatore mobile britannico, numero uno al mondo per giro d’affari, si appresta a estendere a tutti i Paesi in cui è attivo la tariffazione differenziata per volume di dati e, in alcuni casi, anche per qualità del servizio.

Per esempio, in Spagna, i clienti business potranno ottenere priorità in caso di congestione sulla rete. Vodafone ha anche intenzione di introdurre “delle formule a più livelli di prezzo che permettono ai clienti di pagare in base al consumo e di scegliere la velocità e il volume di cui hanno bisogno”, ha affermato Combes.

Secondo il quotidiano francese La Tribune, la strada tracciata da Vodafone, e di cui la britannica O2 e l’americana At&t sono state pioniere, verrà presto seguita anche da France Telecom. “Sulle reti mobili, dobbiamo adattare i nostri modelli di tariffazione all’esplosione del traffico dati”, ha dichiarato Stephane Richard, ceo di Ft, alla stessa conferenza DigiWorld Summit. “Potremmo proporre delle offerte dati segmentate in base all’uso, permettendo ai clienti di usufruire dei servizi preferiti in modo ragionevole ma dissuadendoli dall’utilizzo intensivo di video che penalizzano gli altri utenti”. Orange ha già avviato una strategia del genere con il pacchetto Origami Style lanciato a fine ottobre: costa 29 euro al mese ma fissa un tetto alla navigazione.

Questa politica tariffaria che introduce un Internet mobile a due velocità permette agli operatori “di proporre tariffe di ingresso più abbordabili e prezzi più alti ai clienti che chiedono di più”, ribadisce Combes di Vodafone. Un modo per rispondere al rischio di congestione della rete, ma soprattutto “una delle tattiche migliori per guadagnare dal boom della domanda d’accesso”, commenta Steve Mather, analista di iSuppli.

Intanto il gruppo Vodafone sembra vicino a risolvere un grattacapo ancora più pressante della congestione delle reti: i dividendi di Verizon Wireless. Il Ceo Vittorio Colao ha dichiarato la scorsa settimana alla Morgan Stanley Technology, media and telecoms conference di Barcellona che si aspetta che “qualcosa accadrà” alla fine del 2011, proprio riferendosi a una ripresa del pagamento dei dividendi. Verizon Wireless, come noto, è di proprietà al 45% di Vodafone (il resto appartiene a Verizon Communications) e non paga i dividendi dal 2005. All’inizio del mese, il Cfo del gruppo britannico Andy Halford aveva dichiarato di aspettarsi che Verizon Wireless riprenderà a dare i dividendi nel 2012.

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