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martedì 25 gennaio 2011
Affrontare la ripresa: come deve evolvere il ruolo del manager
giovedì 20 gennaio 2011
3 abitudini per essere più produttivi
Scritto da Alexander Reif
Sono felice di proporti il primo guest post su Strategie Vincenti.
Ho l’onore di presentarti Jason Womack un executive coach americano formatosi alla “corte” di David Allen (quello che ha teorizzato la metodologia GTD – Getting Things Done), poi ha spiccato il volo per esprimersi secondo il suo personalissimo stile.
Ho conosciuto Jason e sua moglie Jodi a Venezia nel febbraio del 2010 e ho potuto rendermi conto di persona che sono 2 persone splendide e generosissime. Di Jason mi ha colpito la sua energia, la sua curiosità, la capacità di stupirsi e la sua produttività. Di una cosa sono certo: Jason “walks his talk“, cioè fa ciò che predica e questo è una cosa fondamentale per chi è un coach, ma ti assicuro che non c’è tanta gente in giro che è così.
La parola passa a Jason…
Tu inizi ogni giornata con un piano d’azione ?
Molte persone lo fanno: che sia nella forma di una todo list oppure una serie di email nella propria cartella Posta in arrivo, fatto sta che hanno un qualche sistema per gestire i propri impegni e i propri progetti. Tuttavia, ogni giorno noi non gestiamo soltanto il nostro tempo. Noi gestiamo anche conversazioni, riunioni e interruzioni.
Hai mai notato quanto aumenti la tua produttività al calare delle interruzioni che subisci durante una giornata ?
Questa è la ragione per cui alcune persone fissano sul proprio calendario determinate attività: è un modo per definire le ore o minuti che saranno destinate ad una specifica attività o progetto.
Tuttavia molte persone non hanno il lusso di poter disporre in piena autonomia del proprio calendario. Se questo è il tuo caso, ecco 3 abitudini per diventare super produttivo:
1) ARRIVA IN ANTICIPO
Arriva in anticipo alle riunioni, in aereoporto, alle riunioni, etc..
Quando arrivi presto, sei fresco e rilassato. Invece di arrivare tutto trafelato e stressato per via del traffico, per via di ritardi o altre sorprese non pianificate, avrai l’opportunità di trovare un posto per sederti e ripassare il materiale per la riunione o di leggere qualcosa che hai messo da parte per quando avresti trovato “un attimo di tempo libero”. Questa abitudine ti lancia verso il successo: hai un margine di tempo nel caso si intromettesse un ritardo, altrimenti hai la possibilità di investire il tempo per fare un’altra attività (leggi i consigli che seguono).
2) PRENDI MENO IMPEGNI
Per i prossimi 5 giorni scrivi ogni singola cosa che hai promesso di fare… e, ciò che gli altri ti hanno promesso che avrebbero fatto per te.
Una volta stilata questa lista, metti la priorità alta a tutte quelle che sono importanti per te e inizia a rinegoziare (o eliminare) tutte le altre. Un modo per gestire efficacemente tutti gli accordi che hai preso è di utilizzare una specie di “Promise Guide“, cioè una Guida della Promesse fatte, in questo modo puoi vedere tutto ciò che hai da fare e tenere sotto controllo l’avanzamento delle attività. Quante più attività concludi, tanto meglio diventerai nel gestire azioni e progetti. In seguito, ma con molta calma, riduci la quantità di promesse che fai , ma assicurati che siano le più importanti.
3) CHIEDI AIUTO
Di sicuro ad un certo punto della propria vita (per esempio a scuola o all’università) era molto importante riuscire a lavorare da soli e in questo modo riuscire a dimostrare la propria capacità e produttività. Tuttavia in un’era di iper-connettività è molto importante riconoscere le persone esperte e contattarle per ottenere assistenza. Il più delle volte ci divide da loro soltanto un email o una telefonata. Chiedere aiuto ad un esperto ti farà risparmiare tempo ed espandere la tua communità e il tuo network. Visto che stiamo entrando in un nuovo decennio in cui il mondo continua ad essere sempre più piatto, è estremamente importante che tu sappia CHI devi conoscere, in modo tale da poter fare ciò che TU sai fare meglio.
Nei prossimi giorni, prova ad instaurare queste nuove abitudini. Probabilmente non riuscirai a formarle da un giorno all’altro, ma esercitandoti ogni giorno ti darà delle opportunità di migliorare la tua produttività giorno dopo giorno.
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Questo articolo è stato scritto da Jason Womack
mercoledì 5 gennaio 2011
Four Presentation Predictions for 2011
Presentations have been through many (delightfully positive) changes in the last few years�but believe it or not�the most dramatic change is yet to come. Come along as we roll back the curtain and predict what the future looks like.
1. Tablet war will shape future of presentations
Tablets are hot and are creating new ways to engage customers with rich content and immersive experiences. iPads get passed around a conference table the same way yellow pads used to. But delivering a presentation on these devices requires different design considerations and a more immersive experience. Navigable stories and short video clips will win on this presentation platform. You want the folks at the table to hold the tablet and �see� what you�re saying quickly. A recent HBR blog posting said that, �Designing documents to be a sensual physical experience and not just a visually cognitive one demands different aesthetics and sensibilities. This nascent transition will be as profoundly important for future interpersonal communications�and branding�as the transition from radio to television. Having the right touch to get the right touch will become a desirable communications competence.�
2. Authenticity trumps �spin�
The instability in our world continues to make people skittish about the future and skeptical about the �truth� they�re being told by government and business. That leads to an even greater hunger for authenticity and transparency in communication � �spin� is out, �sincerity� is in. Hint to communicators: the audience can tell the difference no matter how you try to disguise it. Read Nick Morgan�s book Trust Me and Garr Reynold�s The Naked Presenter (review to come!). Both will help you come across as more authentic.
3. Hand made by [insert name here]
One way to come across as sincere and authentic is to present slides or sketches made by you. Almost all my internal slides delivered at Duarte staff meetings are all hand-sketched and scanned in.�You can achieve the same result by hand drawing slides or even whiteboarding instead of slides. When my IT department was faced with buying new, expensive networking equipment, we brought in three vendors. The most expensive vendor�who also happens to be a Duarte client� had us sit and watch flash overview pieces on the web (the same ones that we created for them!)�We felt like they didn�t know us or understand our problem. So we went with the vendor who could whiteboard a vision of how they might solve our problem. If you feel you can�t draw, use your favorite hobby to tell a story and take pictures along the way.
4. Increase in NO SLIDE ZONES
Speakers will stand up and talk. I didn�t say they won�t plan, they�ll talk without slides. We�ll see this more at the executive level and it will filter down through all layers of the business as well. People will get over the urge to sit behind the security blanket of a badly-designed, word-riddled PowerPoint slide. They�ll present �naked� or they�ll put in the effort required for great visuals.
Here�s a great example of a speech by Facebook�s COO Sheryl Sandberg.
You�ll notice that her comfort monitor has dense text slides that serve as her teleprompter but they are not projected behind her. She�s very lovely on stage and her talk is chock full of stories. If she�d chosen to project her slides, it would have diminished her gracefulness on stage.
Less and less people will stand in front of poorly constructed visuals. Presenters will use great supporting visuals or none at all. The public�s tolerance for bad PowerPoint will eliminate the majority of bad visuals out there. Social stigma and peer pressure from having poorly constructed and distracting visuals will be career limiting.
Thanks for feedback from the Twitterverse:�@viperblueuk @stephenRemedios @jwgorham @mpascoe @story_jon @reggyMortier @pediatricINC @tlgerglund @advanceUrSlides @anafxfz @matthewmccull @brataas @janschultink @twid @paulflanigan @toddbullivant @jaeSelle @edlee
Social Media Marketing: per quali Aziende?
Come pu� un?azienda capire se � in grado di sposare il Social Media Marketing come leva per il proprio business?Innanzitutto dedicando alcuni minuti alla lettura del Cluetrain Manifesto, sempre attuale e punto di partenza interessante per chi vuole utilizzare internet per fare un marketing che funzioni e che sia utile. In particolare porrei l?attenzione su alcuni punti:
- I mercati sono conversazioni
- Internet permette delle conversazioni tra esseri umani che erano semplicemente impossibili nell?era dei mass media
- Sia nei mercati interconnessi che tra i dipendenti delle aziende intraconnessi, le persone si parlano in un nuovo modo. Molto pi� efficace.
- Queste conversazioni in rete stanno facendo nascere nuove forme di organizzazione sociale e un nuovo scambio della conoscenza.
- Non ci sono segreti. Il mercato online conosce i prodotti meglio delle aziende che li fanno. E se una cosa � buona o cattiva, comunque lo dicono a tutti.
- Se le aziende pensano che i loro mercati online siano gli stessi che guardavano le loro pubblicit� in televisione, si stanno prendendo in giro da sole.
- Le aziende che non capiscono che i loro mercati sono ormai una rete tra singoli individui, sempre pi� intelligenti e coinvolti, stanno perdendo la loro migliore occasione.
- Se volete che parliamo con voi, diteci qualcosa. Tanto per cambiare, fate qualcosa di interessante.
- Siete troppo occupati nel vostro business per rispondere a un?e-mail? Oh, spiacenti, torneremo. Forse.
- I mercati online cominciano a organizzarsi da soli molto pi� rapidamente delle aziende che tradizionalmente li rifornivano.
Grazie alla rete, i mercati diventano pi� informati, pi� intelligenti e pi� esigenti rispetto alle qualit� che invece mancano nella maggior parte delle aziende.Se l?azienda si riconosce in questi principi, probabilmente ha gi� nel suo DNA la predisposizione a fare del Social Media Marketing, che pi� che uno strumento di marketing � un nuovo (per molti) modo di essere e di stare nella societ�.
Ma per essere sicuri di essere nel giusto, consiglio anche la lettura delle utilissime "91 tesi per un marketing diverso" di Gianluca Diegoli.
In particolare ci sono due punti che da soli chiariscono perch� per molte aziende non � opportuno tuffarsi nei Social Media, anche se spronate da abili venditori delle Digital Agency (non temete, ci sono "cascate" numerose multinazionali), o del perch� dei numerosi ?miseri fallimenti? di attivit� Social Media gestite da agenzie web che si sono tuffate in questo mondo pi� per entusiasmo che per competenza e conoscenza della materia, e utilit� e fattibilit� per il cliente.
- Se la pubblicit� viene ancora comprata � solo perch� per il direttore marketing � pi� facile spendere e confondere, piuttosto che cercare di cambiare la cultura aziendale al proprio interno.
- Semplicemente aggiungere una spruzzatina di ?social-media? non servir� a nulla, se poi utilizzate lo stesso schema mentale e le metriche del vecchio marketing pubblicitario.
In conclusione, anche se per alcune aziende oggi il Social Media Marketing � un?enorme opportunit�, se analizziamo la personalit� e le coscienze dei loro amministratori e responsabili marketing, scopriremo che per la maggior parte di loro non solo pu� essere un problema, ma un mondo sconosciuto perch� basato su una filosofia che va in netto contrasto con il loro tradizionale modo di concepire il mondo: aziende che impongono conversazioni e contenuti alle persone, che di fatto sono considerate solo per il loro ruolo di consumatori.
Sposare il Social Media Marketing, quindi, significa sposare un mondo diverso, dove i consumatori diventano attori protagonisti al pari delle aziende, con le quali ?giocano? al miglioramento del loro esistere, e avvicinandosi ad essere realmente nella pratica dei prosumer.
Andrea Cappello
Studio Cappello - Posizionamento Nei Motori Di Ricerca
Search Advertising - Search Engine Marketing
Getting the Important Stuff Done with PersonalBrain
We are a society of overcommitted and far too busy people. Sometimes it can feel like our day is gone before we even get started. With so many responsibilities and projects moving at once it�s critical to manage and control the flow of your information, your time for each project and even the desirability of the projects themselves.Last month we did a Webinar called �First Things First� that explored how PersonalBrain can be used for prioritization and focus of projects. Here are a few key principles that we discussed.
You Need to Capture and Clarify to Execute
The more stuff you can get out of your head and into a tangible visible form, the easier it is to organize these tasks and act on them. This also frees your mind from the mental clutter and stress of all your commitments. This is a key premise of David Allen�s GTD methodology and a key method of personal organization for busy executives.� PersonalBrain is ideal for capturing key goals and just stuff that is taking up mental space in your wet Brain.Whether you are using David Allen�s �Horizons of Focus� or mind mapping key responsibilities in your life, crafting and visualizing the big picture will help you stay on track. So often we are busy but our heads are at the �runway level� � so focused on the daily grind we don�t see the broader implications of our plans. For instance, companies work very hard to promote and sell their products but they may fail to research and develop the right products for the future. Conversely, if we can�t even keep our heads above water because we are so mired in the task at hand it will be very difficult to make future plans. �Thus creating Thoughts for managing daily activities and long-term goals are both critical for your PersonalBrain.
David Allen talks about 6 levels of work which may also be thought of in terms of altitude.
PersonalBrain can visualize all horizons of focus. �The GTD (Getting Things Done) methodology asserts that if your mind is pre-occupied with a number of open loops and daily tasks, you cannot effectively focus on higher level life goals. That being said, because of the visual nature of PersonalBrain, you may decide to create a Brain or a specific area in your Brain exclusively for one or more of these horizons of focus.
From current to-dos, up to long-term goals this continuum of insight on projects must all be captured in your Brain.
Be Aware of Your Commitments
One way to really identity what is important and stay on track is to represent all your key commitments as Thoughts in your PersonalBrain. It�s quite telling to see how many you have and the connections they lead to. I suggest creating a Thought called commitments. (If you are using the GTD approach these would fall under the 20,000 foot altitude.) This section in your Brain will visualize all the key areas of your life. These might include family, community involvement, this quarter�s sales numbers, new design projects, trips with friends, etcetera.Once you have all your commitments captured you will need to take a step back and prioritize or even delete a few!� You can use Thought types and tags in PersonalBrain to visually prioritize your responsibilities. Use bright colors to represent and visualize the more important projects or commitments.
Thought Types for �Green Lighted Projects� and your �Action Items� convey a visual priority when juggling multiple projects.Seeing all this in your digital Brain enables you to be more conscious of what you need to focus on. From here you can either set some new goals for the year or use PersonalBrain to execute on your existing commitments through goal directed visualization.
Use Goal Directed Visualization
As the New Year is upon us, I suggest you start by creating Thoughts for all your key New Year�s resolutions or goals for 2011. These can be under your �Horizons of Focus� or in a new 2011 area in your PersonalBrain.Now you can focus your projects and intentions with an end in sight. The idea is to direct your attention and energy from a set of obstacles to a set of choices: the more specific and definable the choices, the better the chance for success.
For example, under each goal or resolution you need to break it down and segment your desired achievement into manageable tasks. For instance, �Living to be 100� is a very concrete goal but unless you define key steps and milestones to get there, it�s just a pipe dream. Under this Thought you might include key research on longevity and health as well as key action-oriented Thoughts that will help you achieve your goal such as nutrition, exercise and stress management.
PersonalBrain�s outline view enables you to see all necessary steps for your goal.For more information on goal directed mapping see 7 Steps to Make Your Creative Vision a Reality
Add supporting child Thoughts that break down how to achieve your goal. Aggregate and integrate the necessary supporting information. These might include web sites, project plans, and budgets so all relevant material is instantly accessible under your goal. Use PersonalBran�s drag and drop to consolidate all relevant resources. You can also set reminder Thoughts with PersonalBrain�s calendar so you can come back and check on things.
Create Visual Workflows
Each phase of reaching your goal will involve a number of tasks. All your tasks and to-dos can be tracked and organized in PersonalBrain. Don�t hesitate to add functional Thoughts to your Brain, Thoughts such as: �To Do Today and Weekly Review. �Under these Thoughts you can create Thoughts for all your to-dos. When an item is completed it can be linked to another area for future reference or deleted. Some users like to create lists in the PersonalBrain notes area. PersonalBrain 6 now includes checkboxes which makes trackable lists, easy.I also have a Thought in my Brain called �Waiting for.� This is particularly useful to track things that you are waiting for an action on, such as: your CEO�s approval, client input, graphic assets etcetera. You can even drag and drop email messages under this Thought from Outlook, Apple Mail or your web mail.�
For more detailed overview of using PersonalBrain and GTD read �Getting Things Done with PersonalBrain�.
Focus by Putting Stuff Away
During our day we are often pleasantly surprised but nonetheless interrupted by new articles, new purchase ideas and other happenings.� PersonalBrain gives you focus by providing that place where you can put things away with the confidence of being able to get to them at a moment�s notice when the time is right. This helps you control your time and priorities.Try to categorize all these distractions and create Thoughts for them in PersonalBrain. This way when you stumble across a new book you want to buy online, you can put it under that Thought and come back and reference it when you�re buying books. By controlling the flow of information through PersonalBrain you allow your mind to focus on the task at hand and keep your priorities at the forefront without getting distracted.
So yes, creating Thoughts for all your distractions will help you stay focused. Some Thoughts that I have for this purpose include:� I Need to Read, I Need to Buy, Cool Trends, and This Weekend �. It�s about creating a place for you to capture and return to action items. This area can also be great for self-analysis. You can even have a Thought called �Today�s Distractions� and start to collect and understand what types of issues, ideas or circumstances force you to change gears and lose focus.
Achieve Multifaceted Focus
By capturing key aspects of your life you can optimize your time and take your projects to new heights. PersonalBrain can help you gain a clear vision of what you can do or even what needs to be put aside. Referencing and achieving our past projects, integrating and visualizing present plans and then mapping out and creating Thoughts for key goals for the future will provide you with a complete view for making better choices. �You will able to step back from everything and focus on your life�s purpose, or dive deep into daily details operating easily at any altitude or perspective in your Brain.
Why Is SEO Still Important?
With all the talk about social media marketing being the new king of traffic delivery, you would think it was the only method. In the cold hard light of day, most businesses still rely on search traffic, and they will for years to come. Social media marketing and search engine optimization complement each other, they [...]
Vuoi ottimizzare il tuo profilo LinkedIn?
Non c�� storia per nessuno: LinkedIn � sicuramente il social network dedicato ai rapporti professionali pi� conosciuto del web. E basta iscriversi al feed del blog ufficiale per capire che si tratta di una community in continua evoluzione.
Su LinkedIn (qui trovi il mio profilo personale) puoi aggiungere facilmente informazioni, contenuti e tutti i dati necessari per dare un�idea delle tue esperienze lavorative. Ma se vuoi ottimizzare veramente il tuo account ti conviene seguire questi consigli che ho ripreso e rielaborato secondo la mia esperienza professionale da Mashable:
Profilo completo!
Completare il profilo con tutte le informazioni richieste � sicuramente il primo passo da fare per massimizzare i risultati della tua presenza su LinkedIn. Quando entri nel tuo account troverai una barra e una percentuale che indicano lo stato del tuo account: segui le indicazioni per raggiungere il traguardo ma non inventarti nulla. Aggiungere un�esperienza lavorativa solo per raggiungere il 100% del tuo profilo � una pessima idea!
Dettagli importanti
Quando compili i campi del profilo prova a metterti nei panni dell�utente medio di internet. Il mio consiglio � quello di ridurre le chiacchiere inutili e di seguire i punti elencati da Maestri per Caso. Altri dettagli importanti da compilare rigurdano il campo sito web personale (ricordati che puoi scegliere l�anchor text) e l�account Twitter.
Fatti raccomandare
Impossibile essere oggettivi quando si descrivono le proprie capacit� lavorative. Meglio chiedere qualche informazione a chi ti conosce bene, a chi ha studiato o ha condiviso il posto di lavoro con te� Per questo motivo le raccomandazioni sono un dettaglio fondamentale. Non c�� nulla di male nel chiedere a un collega di scrivere una raccomandazione ma (anche in questo caso) non esagerare con le richieste e, soprattutto, limitati alle persone che ti conoscono veramente. La qualit� premia sempre, anche in una raccomandazione Linkedin.
Usa la giusta applicazione
Per arricchire il tuo profilo LinkedIn e spezzare la monotonia di una pagina ricca di testo e date puoi utilizzare una delle numerose applicazioni presenti nella directory ufficiale. Da buon blogger ho scelto l�app di WordPress che pubblica con precisione il feed del mio My Social Web ma ci sono numerose soluzioni per condividere i documenti, informazioni e documenti professionali.
Diventa un esperto su Linkedin Answers
Linkedin Answers � una piattaforma di Q&A ma, soprattutto, un mezzo indispensabile per dimostrare la tua preparazione professionale. Il mio consiglio � quello di scegliere domande che riguardano il tuo� campo professionale, di rispondere sempre alle domande (ovviamente se rispondono alle tue competenze) e di curare con attenzione le risposte che dai, altrimenti rischia di diventare un�arma a doppio taglio.
Ora non ti resta che riassumere il tuo curriculum, scegliere la veste grafica pi� interessante e prepararlo per la stampa.
Ciao! Vuoi ottimizzare il tuo profilo LinkedIn? e' un post scritto da Riccardo Esposito, signore e padrone di My Social Web, che ti consiglia di dare uno sguardo anche alle Guide per Blogger.
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